Scuola per l’infanzia

Pedagogia Sperimentale

Una pedagogia per la scuola dell’infanzia ispirata al Metodo Sperimentale Pizzigoni

Pedagogia

/pe·da·go·gì·a/
sostantivo femminile

Disciplina relativa all’educazione, suscettibile di approfondimento dal punto di vista teoretico, psicologico, didattico.

“Il pensiero pedagogico moderno non può che essere figlio del pensiero di chi ci ha precorsi”.

Giuseppina Pizzigoni

G. Pizzigoni, Le mie lezioni ai maestri delle scuole elementari d’Italia, 1931, 217.

GIUSEPPINA PIZZIGONI

Lo studio sull’infanzia

Giuseppina Pizzigoni ha saputo andare controcorrente nella scuola, rimanendo nella scuola. Ha rinnovato l’idea e la pratica dell’insegnamento, ed ha gettato le basi dei cambiamenti che hanno caratterizzato la scuola di base nel Novecento. Ha viaggiato in una Europa che stava nascendo alla nuova era, ha letto, studiato, riformulato la stessa pedagogia troppo incartapecorita che la soffocava e dalla quale doveva lei per prima liberarsi per essere in grado di liberare l’infanzia.

L’immagine della pedagogia alla quale facciamo riferimento è quella nella quale l’animo umano trova uno spazio nuovo di lettura dell’esistenza per offrire le condizioni migliori dell’apprendimento, a tutti e per tutti. Un principio antico che Comenio, come maestro e grande educatore, ricordava di perseguire.

La fondatrice della Scuola Rinnovata di Milano è stata una donna che, insieme ad altre donne, sue colleghe, amiche e discepole, ha sentito visceralmente il bisogno del bambino di crescere nel mondo per creare il mondo, e di inserirsi nel progetto cosmico di rigenerazione dello spirito.

Per una pedagogia vivente

La pedagogia della quale ci occupiamo in questo spazio è quella che studia ciò che le maestre e i maestri hanno realizzato in anni di impegno costante nella scuola.

La nostra protagonista principale è Giuseppina Pizzigoni. Una donna innamorata della scuola, lungimirante, capace di leggere attraverso la coltre del tempo.

La sua intuizione originaria del Metodo Sperimentale, per insegnare ed apprendere con consapevolezza e gioia, è un patrimonio ampiamente condivisibile.

Rispettare l’infanzia significa educare alla scoperta. Un bambino che fa, cerca e scopre impara molto di più di quel che gli potrebbe insegnare la sola pagina di un libro.

La pedagogia rinnovata dalla scuola

La pedagogia che anima il nostro insegnamento è radicata in una visione della persona umana che si incarna nella scuola intesa come fulcro della conoscenza. Ci rivolgiamo agli insegnanti, agli educatori e a tutti coloro i quali considerano la scuola il luogo privilegiato della relazione umana.

Gli anni della preparazione universitaria sono fondamentali per entrare nel dibattito pedagogico nazionale ed internazionale e le conoscenze che vengono acquisite e conquistate sono necessarie per entrare con convinzione, dedizione, piacere nel mestiere del maestro, della maestra.

Possiamo ben dire che ci prepariamo continuamente ad una professione colma di fascino e forse anche densa di imprevisti. Il fascino del contatto con l’infanzia, con bambine e con bambine da scoprire e da accompagnare nei sentieri della vita. Quanto agli imprevisti sappiamo che non tutto quello che viviamo nella scuola è stato studiato nei libri di pedagogia ed è pur vero che quello che studiamo costituisce per noi un orizzonte di senso ineliminabile.

METODO PIZZIGONI

Il pensiero nell’azione per il Metodo

Studiamo all’università per insegnare nella scuola e viviamo nella scuola quello che abbiamo studiato all’università. Questa condizione è stata anche presente nell’esperienza formativa di Giuseppina Pizzigoni che, una volta entrata nella scuola, si rende tristemente conto di come i classici della pedagogia avessero detto molto bene quello che poi nella scuola veniva costantemente dimenticato. Le lezioni di Comenio, Rousseau, Basedow, Pestalozzi non diventano realtà scolastica pulsante vita.

In particolare, Pestalozzi è considerato il primo maestro di scuola popolare, con la giusta visione del metodo: “Il pensiero e l’azione devono confondersi insieme come la sorgente e il ruscello, così che al cessare dell’una cessi anche l’altro e viceversa”, e conclude Giuseppina Pizzigoni “Ma se si considerano in sé stesse, queste furono brevissime prove, che non sopravvissero ai loro fondatori” (Giuseppina Pizzigoni, La Scuola Elementare Rinnovata secondo il Metodo Sperimentale, 1913, p. 27).

Scrive Giuseppina Pizzigoni:E come mai, mi vado domandando, con teorie così fatte, la scuola si è mantenuta tanto vecchia?” (Giuseppina Pizzigoni, La Scuola Elementare Rinnovata secondo il Metodo Sperimentale, 1913, p. 27).

Ed ancora: “Come esprimerò io la grande gioia di sentire in tutti questi scritti l’eco dell’anima mia?” (Giuseppina Pizzigoni, La Scuola Elementare Rinnovata secondo il Metodo Sperimentale, 1913, p. 33).

Da questa critica parte il rinnovamento che diventa una traccia permanente nell’opera educativa alla quale ci ispiriamo.

Educare alla comprensione e alla cittadinanza

Allo scopo di comprendere l’ispirazione alla base del rinnovamento della scuola, ci siamo chiesti che cosa avesse animato Giuseppina Pizzigoni e tante altre maestre che per decenni si sono dedicate al metodo sperimentale. Il confronto è stato rivelazione della bella testimonianza che è necessario non perdere.

Ne è risultato uno studio attento e partecipato che qui proponiamo in forma digitale e che, pur nei suoi inevitabili limiti, costituisce il tentativo della pedagogia accademica di procedere insieme alla pedagogia scolastica, coscienti del fatto che non ci può essere principio teorico che non trovi nella pratica le ragioni della sua universalità.

METODO PIZZIGONI

Virtù e conoscenza fonti della pedagogia

La pedagogia esiste da sempre nell’attenzione alla nascita del bambino, nella scoperta della crescita avvenuta del giovane, nella constatazione di uno sviluppo in atto che oltrepassa la vita e la morte. Si tratta di un guardare alla persona costituita da emozioni, azioni, pensieri, valori.

Dalla definizione di persona come “sostanza individuale di natura razionale” di Severino Boezio (480-524) che vede placare l’incertezza della vita dalla logica del ragionamento, si passa alle più recenti concezioni che sprigionano altre parole significative come progettualità, comunicazione, vocazione, missione, libertà, immanenza, trascendenza, ragionevolezza ed anche virtù, esistenza, etica, conoscenza, diritto.

Parole con le quali esprimiamo la tensione verso l’alto e verso il basso; vale a dire, verso quello a cui aspiriamo e verso quello che ci riconduce alla materialità della vita. L’obiettivo di conciliare principi eterni e contingenza dell’esistere è un vademecum insostituibile.

GLI STUDI

Tutto sugli studi portati avanti sul Metodo Sperimentale dalle educatrici Giuseppina Pizzigoni, Sara Bertuzzi e Sandra Chistolini.

I CAMPI DI RICERCA

I principali campi di ricerca e di applicazione del Metodo Sperimentale pedagogico sviluppato da Giuseppina Pizzigoni.